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.: DA VEDERE
Galleria civica di Palazzo Rocca
 Il nucleo originario venne realizzato da Bartolomeo Bianco intorno al 1630; all'inizio del 1900 fu acquistato da Giuseppe Rocca, che nel 1908 ordinò l'allestimento del parco, progettato dall'architetto Polinice Caccia. Nel 1912 Rocca lascia in eredità al al Comune di Chiavari il Palazzo ed il Parco.
 Il primo, trasformato in museo, conserva un complesso di beni di diverso periodo e provenienza.La quadreria comprende opere di scuola genovese, italiana, spagnola e fiamminga; la quadreria "Pietro Torriglia" comprende opere che vano dal XVI al XVIII secolo; oltre a una serie di stampe, sono conservate numerose ceramiche e porcellane di raffinata esecuzione.
Museo Meteosismologico
 Funzionante dal 1884 presso il Seminario Vescovile, era tra i più modernamente e riccamente attrezzati d'Italia.
 Data l'impossibilità del Seminario di garantire la continuità del funzionamento dell'Osservatorio, è stata stipulata una convenzione tra il Seminario stesso ed il Comune che lo mantiene in attività in collaborazione con il porto turistico.
 Nel 2001 il comune ha inoltre realizzato un restauro conservativo istituendo un museo che, oltre a mostrare le antiche apparecchiature e gli arredi originali, è dotato di una sala dove è possibile riprodurre i vari elementi meteorologici e rilevare l'immediata reazione degli apparecchi.
Palazzo dei Portici Neri, con la facciata gotica in parte riportata alla luce da lavori di restauro;
Palazzo Torriglia dove è allestita una raccolta di opere di artisti del XVI-XVIII sec.;
la Biblioteca della Società Economica e la  Pinacoteca Civica.
 Il centro storico dell’abitato di Chiavari conserva in tutto e per tutto le connotazioni medioevali, tuttora osservabili nei lunghi e irregolari portici ed in alcuni archi gotici. D’origine medioevale è anche il castello, del quale restano tratti di mura e torri su un’altura dominante il centro storico. La cittadella, ora sede del Tribunale, risale al 1404, ma si presenta nel rifacimento operato nel 1886 con bifore e merlature; originale è invece la torre che si erge posteriormente (1537).
 Quattrocentesco, anche se più volte ristrutturato, è il Palazzo Pizzorno, che conserva i caratteristici portici e due archi gotici sulla facciata.
 La chiesa di San Giovanni Battista risale al 1182 e si presenta nel suo rifacimento barocco (1624-1628). Della stessa epoca è pure la chiesa di San Francesco, che ha la cupola e il campanile d’origine settecentesca. Di un secolo più tardi è invece la chiesa di San Giacomo di Rupinaro.
  La cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, costruita nel 1623-1624, è stata trasformata nell’Ottocento e possiede un pronao neoclassico aggiunto in facciata nel 1907; al suo interno, si possono notare un altare maggiore del 1624 e varie tele seicentesche.
  Nel palazzo vescovile è allestito il Museo Diocesano d’Arte Sacra, che raccoglie magnificamente i pregevoli materiali, oggetti liturgici e i vari dipinti e affreschi delle chiese della diocesi. Il Teatro civico, nato nel 1826, già intitolato a Verdi, ha conosciuto un’intensa e longeva attività culturale e artistica. Agli ultimi anni dell’Ottocento appartengono i Monumenti eretti in città a Mazzini e Garibaldi – opere di E. Rivalta -, a Vittorio Emanuele II e ai caduti – opere di L. Brizzolara -, ed infine a Cristoforo Colombo – opera di F. Messina.
  Il santuario della Madonna delle Grazie è una piccola chiesa edificata nel 1430 sulla strada per Zoagli, sulla cui via si trova anche il santuario della Madonna dell’Olivo.